Cara mammabanana ...
Sii forte nello spirito e indulgente nella carne, che pure ti ha riservato
e ti riserva dolori e sofferenze. Eppure poco più di un anno è trascorso da quando la
nostra Madre Santissima ti ha avvolto nel Suo abbraccio misericordioso concedendoti di restare
accanto a papi mio, e ti assicuro che non si tratta di un anno sabbatico. Che l’anno e
gli anni a venire siano apportatori di serena consapevolezza dell’affetto e della benevolenza
amorosa di cui godi qui da noi, e del sostegno che Maria Misericordiosa ti offre, perché il
tuo compito terreno è ancora prezioso e necessario. Tanti auguri stracarichi del mio
amore filiale, cara mamma, e dell’Amore sempiterno della comunità celeste.
Buon anno a tutti e altrettanti buoni anni sino a quando si esauriranno nell’eternità.
Un abbraccio fortisimo dal tuo Pintulino.
Emilio
AMORE PIU' GRANDE E PIU' APPAGANTE
Il ponte indistruttibile della preghiera
19 gennaio 2019
Caro papi, eccomi. Tutti invocano e aspettano letterine. Mammabanana in testa, ma io come faccio
senza disporre del mio vecchio scriba fedele? Sappiamo tutti, o quasi tutti, che lui è
già molto impegnato a scrivere di suo pugno letterine che si occupano del benessere del corpo
e della salute delle persone. E quindi io e voi, tutti in attesa, dobbiamo un po’ pazientare,
perché gli rimanga tempo libero per scrivere di mio pugno prescrizioni e ricette curative per
l’anima vostra. Approfitto dunque del momento propizio per farvi trasmettere la seguente
ricetta. Due punti.
Confidate in voi stessi e nella forza della preghiera, con la quale rapportarsi con
il mondo dello Spirito, e alla quale affidare tutti i vostri desideri e le vostre speranze di vita
eterna, nella pace con voi stessi e nella pace universale. Affidate alla preghiera la
schiettezza dell’amore sincero che vi lega alle anime care in Cielo, e la
certezza che amore più grande e più appagante vi sarà
assicurato, poiché l’Amore che pervade e fa palpitare la vita eterna
è figlio dell’Amore assoluto che è Dio. Affidate alla preghiera
tutti i vostri buoni propositi di operare nel bene e nella ricerca del bene.
Confidate nella preghiera come lasciapassare della misericordia di Dio Padre e di
Maria, nostra Madre Santissima.
Fate della preghiera il ponte indistruttibile e incrollabile, saldamente
sotteso tra voi e noi, tra terra e Cielo, tra il presente transeunte e il presente
eterno. Noi spiriti eterni lo percorriamo incessantemente per garantirvi ogni conforto,
sostegno e consiglio nella scelta tra Bene e male, alla quale vi obbliga il vostro
destino terreno. E soprattutto affidate il vostro ritorno felice in Cielo alla sicurezza e alla
solidità di questo eccezionale manufatto di ingegneria divina. Vi basta?
Siete soddisfatti? Ricambiate il nostro impegno con altrettanta soddisfazione.
Bacioni a tutti, a mammabanana e a te, caro vecchio scriba, per averci assicurato
il piacere di essere stati insieme anche su un foglio di carta bianca, riempito di parole e
lettere d’Amore
Dal vostro
Emilio persempre.
FEBBRAIO2019
INDELEBILI PAROLE D'AMORE
Lasciapassare per l'appagante eternità della vita
17 febbraio 2019
(Da qualche giorno ho un nuovo tablet, che comprende una stilo. Con questa specie di penna si
può scrivere o disegnare sul display
come fosse un foglio di carta. La curiosità di sapere cosa ne pensa Emilio è per me
irresistibile).
Ciao mamma, ciao. Ciao mamma. …
(Poi, con papi)
Caro papi, mi trovo un po’ in difficoltà tecnologica con questa penna che corre abbastanza veloce
sul display, come se scivolasse sul sapone.
Penso che converrà ritornare ai metodi tradizionali. A più tardi. Bacioni /O-O/. Il mio acronimo è
/O-O/ .
Capito? Basta con questi esercizi di scrittura. Emolio. Emilio
(- Emolio: un buffo errore di quando cominciava a scrivere il suo nome, da piccolissimo.
-Eccoci dunque con una vera penna in mano sul nostro amato foglio di
carta).
Caro papone. Torniamo all’antico. Io sono il vostro angelo in cielo, mamma
è la solita e unica mammabanana, e tu sei il mio vecchio scriba fedele. Vuoi mettere quanto
è più intimo, più tenero e bello seguire con emozionante curiosità il
fluire sicuro della tua
penna sul bianco, nitido foglio, scrivendo indelebili parole
d’Amore. E poterle leggere, e rileggerle sino a imprimerle persempre nel cuore?
Poco importa se giorno dopo giorno il foglio ingiallirà, il segno diventerà sempre
più evanescente. Ma l’Amore che l’ha generato, e l’Amore
di chi se ne è fatto partecipe e testimone
non sbiadirà, non svanirà
mai, ma rinverdirà e rinvigorirà, coinvolgerà,
rassicurerà sempre di più come legame indissolubile ed eterno.
Non ci siamo mai lasciati e allontanati e non sarà mai possibile che ciò avvenga.
L’Amore del Padre,la tenerezza misericorde della
Madre, una penna compiacente, un foglio bianco, e soprattutto il cuore aperto
all’emozione e alla Fede dell’Amore, della Sua Parola e delle Sue Verità sono
i lasciapassare per l’appagante eternità della Vita.
Vi voglio bene e vi coccolo come voi fate con me. Nulla ci impedirà di continuare a
vivere insieme. Per sempre.
Cia/O-O\
Emilio
MARZO 2019
SE AVVERTI IL CALORE DEL NOSTRO AMORE
In sinergia con lo Spirito dell'Amore Assoluto
23 marzo 2019
Cara mamma, c’è Qui da noi Chi ti ama.
E’
lo Spirito
Assoluto che ha concepito l’Amore del Padre, l’Amore Materno di Maria
Misericordiosa, l’Amore Filiale e Salvifico di Gesù. C‘è Qui da voi
chi ti ama, cara mamma, che
prega per te invocando la protezione del Cielo e
sollecitando le umane attenzioni e competenze. Tutto questo afflato amoroso, tutte queste sinergie
combinate mirano a ridarti salute e fiducia in te stessa e serenità, consapevolezza della
solidarietà celeste e terrena, certezza nella vita che ti resta da percorrere e
nell’altra vita che non conosce percorrenza né tempi da impiegare, perché
l’impegno più importante richiesto è e sarà quello di operare in
sinergia con lo Spirito dell’Amore Assoluto e in tutte le Sue emanazioni fino alla
definitiva eliminazione, all’assoluto annichilimento del male.
Abbi dunque fiducia, non farti prendere da sconforti giustificati e
ingiustificati o da pericolose e fiaccanti derive.
Se avverti il calore del nostro amore,
non lasciarti tentare dal desiderio di goderne anticipatamente a pieno.Attendi
pazientemente il tuo turno e non sottrarti ai compiti terreni. Ne hai ancora diversi da
svolgere e da portare a termine.
Poi scoprirai beatitudini inimmaginabili, in una
vita da vivere con la vitalità dello Spirito, ispiratore dell’unica
vita vera e appagante, da dedicare alla contemplazione del Bene assoluto e nella redistribuzione
del Bene assoluto, sino a quando vi sarà vita sulla terra.
Preghiamo il Signore Iddio dell’universo affinché, sino a quel giorno, non ci faccia
mancare la Sua Misericordia.
E così sia.
Un bacione grandisimo, cara mamma. A te, caro vecchio scriba fedele, un grazie di cuore.
L’ Emilio vostrO-O/ persempre.
APRILE2019
IL SENTIMENTO DELL'AMICIZIA
La manifestazione umana più gradita a Dio
22 aprile 2019, lunedì dell'Angelo
Carisimi miei mamma e papà, il Signore Dio nostro vi fa grazia del Suo Amore
illimitato e universale, Gesù del Suo Amore sacrificale e
Maria vi dona l’Amore Misericorde, che abbraccia tutte le mamme e in
particolare la mia mamma. All’Amore gratuito del cielo si unisce in un sol giubilo, miei
cari, l’amore sincero e disinteressato di quanti –e sono tanti- vi dedicano il loro
affetto, le loro attenzioni, la loro solidarietà. Fatene tesoro, miei cari, non abbiate
pudore nel riceverne e soprattutto non siate restii nel ricambiarlo. Anzi, siate generosi
così e nella stessa misura in cui lo ricambiate a noi. Oggi è la
nostra festa,
la festa a noi angeli dedicata. Noi siamo i messaggeri della
Parola che il Cielo rivolge agli uomini di buona volontà; tra questi vi sono
quanti dedicano agli altri
il sentimento sacrale dell’amicizia, che
, dopo
quello sempre espresso dal Padre Celeste per tutti i Suoi figli in terra,
è la manifestazione umana più gradita a Dio
ed è l’evento che più
Lo rallegra, quando noi angeli Gliene portiamo le prove. Godete dunque e fate godere di questo
portentoso dono dello Spirito dell’uomo e del cuore di Dio. Gesù è risorto anche
per questo, dopo esserSi fatto, per questo, agnello sacrificale.
Bacioni, viva l’Amicizia.Siate prodighi e ricettivi al tempo stesso.
Bacioni.L’ EmilO-O vostro persempre.
MAGGIO 2019
MAMMA
PERSEMPRE
12 maggio 2019
Ciao miei cari, sono qui tra voi e con voi in angelico spirito filiale per strappare un sorriso a
una mammabanana di mia conoscenza, approfittando di un momento di pausa del frenetico papi mio,
nonché mio vecchio scriba fedele.
Si festeggia il mese dedicato dai fedeli alla Madonna, la madre di Gesù e la vostra e nostra
Madre Santissima. Ma perché Le dedicate solo così poco del vostro fuggevole tempo
terreno? Non pensate che
ogni mamma, e tra le innumerevoli mamme del mondo
anche Maria, rimane mamma per tutta la propria vita in terra e in Cielo? E soprattutto
durante la vita dei figli propri in Cielo e in terra? Allora ogni
giorno della vita terrena, ogni attimo incommensurabile di quella
cosiddetta che verrà, devono essere consacrati all’amore per le nostre mamme e
all’Amore eterno delle mamme per noi figli.
E così sia.
Con immenso ed eterno amore di figlio, Dio vi benedica.
Emilio Vostro Pintulino
IL GIORNO DELLE NOSTRE FESTE
28 maggio 2019
S.Emilio
Ciao bionde, ciao banane.
(Si riferisce a me, sua mamma, e a Geffry. Siamo nate lo stesso giorno, che è
anche la festa di Sant'Emilio).
Tanti auguri dal cielo, dal suo popolo gioioso e dai suoi cagnolini fedeli e festanti. Oggi per voi
è il giorno delle incredibili coincidenze. Oggi per voi è il giorno della festa della vita. Oggi per
voi è il giorno del ricordo. Oggi per voi è il giorno dell’amore e della fedeltà. Oggi per voi è il
giorno della tenerezza, Oggi per voi è il giorno dello stupore. Ma, insomma, vien fatto di
chiedersi, che razza di giorno è oggi? E’ nientemenoche il 28 di maggio,del mese terreno dedicato a
Maria Misericordiosa, e dei compleanni delle mie due bionde banane, alle quali giunge il fragoroso
augurio di quanti le amano, nell’attesa serena del ricongiungimento.
Non dimenticare il tuo onomastico!
Con baci amorosi e carezze dolcisime, gli auguri sinceri del vostro innamorato in Cielo. Grazie papi
per avermi fatto da tramite. Un bacione anche a te e buonanotte.
Emilio del ventottomaggio.
AGOSTO 2019
LA FESTA DELL'ATTESA
15 agosto 2019
Cara mamma, mentre sei tutta infervorata e partecipe per la devozione che la città (Spoleto)
testimonia a Colei che ha eletto da secoli come sua Patrona, Maria Assunta in
Cielo, nello stesso Cielo si celebra la festa di tutti quei figli che in Spirito vi hanno
preceduto le loro mamme, rimaste in vita in terra.
E’ la festa dell’attesa, anche se per noi, non esistendo il tempo, non
esiste neppure questa sofferenza. E’ la festa del Ricongiungimento
, anche se
le nostre mamme non sanno quando esso avverrà, ma noi, siccome nella nostra
dimensione spirituale siamo fuori dallo spazio temporale, già godiamo di questa
unione persempre,. E’ come se i nostri cordoni ombelicali non fossero mai stati
fisicamente recisi. Per noi la nostra
Madre Misericordiosa rappresenta il Santo Modello
delle nostre madri amorose. In Ella si rispecchiano i segni e i palpiti amorosi delle
nostre mamme, e noi ne traiamo certezza e conforto. Chi meglio di Lei ha conosciuto il vissuto
doloroso della lacerante morte del Figlio, sacrificatoSi per dare a noi
tutti eterna vita?
Sono trascorsi anche per Lei tanti anni terreni, prima che potessero compiutamente riabbracciarSi.
Ma gli anni scorrono veloci per Miriam la serva di Dio, e per tutte le nostre mamme che
credono nel sacrificio salvifico del Figlio prediletto, nei silenzi consapevoli di
Maria Misericordiosa e nella parola di Dio che è via, verità e vita eterna.
L’
Assunzione di Maria
, nel vivere dell’eternamente vita
persempre, era già inevitabilmente avvenuta prima di qualsiasi umana
certificazione, a rappresentare l’eternità della vita oltre la morte. E lo stesso
varrà per tutti quei ricongiungimenti che sono di là da venire e che tuttavia sono
già compiuti per sempre.
Cara mamma, care mamme, siate le benvenute e godervi in Cielo le vostre assunzioni.
Con inesauribile amore. Emilio
LA PORTA DEL CIELO
25 agosto 2019
Caro papi, che bello! Che emozione ritrovarci su questo stesso marmo sul quale per intercessione
celeste è iniziata la nostra corrispondenza, e tu sei stato ufficialmente nominato mio vecchio
scriba fedele.
(Si tratta del piano di marmo del comò sul quale papi, restando in piedi, per la prima volta
provò ad appoggiare la penna sul foglio. Era l’11 febbraio 1996).
In tale veste ti affido la presente
ennesima letterina da trasmettere ai nostri
affettuosissimi lettori
.
Cristo, nostro Dio fatto uomo, non è sceso in terra per raccontare parabole
a un popolo di rozzi pastori dalla dura cervice,
o per bacchettare sacerdoti, scribi e
farisei
-assetati più di potere che di poter diventare fedeli interpreti della
Parola di Dio, scolpita nella roccia e riferita dai profeti-
ma per sconfiggere la
morte
. Per assicurarci con il Suo esempio che la morte è
l’eterna
porta sempre spalancata della città celeste
, e quindi
sull’eternità, e non già un doloroso e invalicabile ostacolo in fondo a una
valle di lacrime, aldilà del quale c’è il nulla eterno.
A chi vi arriva si apre la visione dell’Amore eterno e dell’eterna grazia
operosa. Vi è, come unico ostacolo all’accesso, una consistente sbarra
immaginaria, che si solleva nel tripudio generale dell’incalcolabile numero dei cittadini
celesti, solo per chi introduce nell’apposito apparato il biglietto attestante la
sanità dell’anima che si è adoperata a eliminare tutte le scorie
dei peccati accumulati lungo il cammino terreno,
affidandosi alla Misericordia del Padre e
alle raccomandazioni della Vergine Maria e Mamma di Gesù.
Addetto alla sbarra c’è un turno di
angeli
che controllano nello splendore di
luminosi sorrisi la veridicità del lasciapassare, ma si
oppongono suadentemente a quelle anime che, rifiutando qualsiasi atto di contrizione,
hanno volontariamente scelto una vita eternamente priva di Amore.
Non abbiate dunque, cari amici che mi leggete, paura di ricorrere alla
Misericordia celeste, anche in caso di ravvedimento dell’ultimo istante:
Sarà la morte stessa, anche se dolorosamente per lei, a pregare i
custodi del Cielo di sollevare l’insignificante diaframma che impedisce di godere
persempre l’ineguagliabile e imprevedibile Assolutezza dell’Amore.
Mi raccomando. Non dimenticate il biglietto attestante il meritevole diritto d’ingresso.
Potrei essere di turno proprio io alla sbarra in quella occasione. Per darvi il
Benvenuto.
Con tanta speranza e tanto Amore. Il vostrO-O/
Emilio
NOVEMBRE 2019
-
GLI OCCHI AL CIELO VERSO LA TUA STELLINA
10 novembre 2019
Cara mamma, quando volgi lo sguardo al cielo, alla ricerca della tua stellina, non
lo fai certo perché pensi o speri che di lassù partano le letterine che ti aspetti di
ricevere numerose, ma perché al di sopra della terra gli esseri umani amano collocare il
Regno di Dio e dei Vivi. Si tratta di una banale convinzione -o se preferisci di una
convenzione- per sollevare lo sguardo aldilà di quella sfera d’aria oltre la quale
sconfina l’Universo creato da Dio e impregnato dal Suo Ordine e dal Suo Amore.
Non è solo nel Macrocosmo la Casa del Padre, la Gerusalemme celeste di cui
anch’io sono abitante per diritto acquisito, ma soprattutto nel microcosmo del pianeta
dalla volta celeste che l’Amore di Dio Padre dà il meglio di Sé,
affinché
la terra, sulla quale io fui di passaggio -e sulla quale tu cara
mamma e tu caro papi e mio scriba siete ancora per poco- non si identifichi con il regno dei morti. Di coloro che non vi hanno ascoltato la voce del Padre che è vita e verità, e non ne
hanno seguito la via indicata e illuminata.
Cielo, quello che intendono le scritture,
e terra sono un Unicum
che l'Amore di Dio ha costruito come Casa comune, da condividere per
l’eternità con le Creature pensate e fatte a Sua immagine e somiglianza, nella gloria dell’Amore trionfante e gratuito.
La vita terrena non è destinata a percorrere vie che
conducono agli ossari tombali e alle sepolture persempre, ma ad attraversare quel diaframma
impalpabile che la divide dalla vita eterna, e verso il quale ci dirige la Grazia
battesimale e lontano dal quale ci divide l’instancabile tentatore.
Dietro quella sottile cortina ci siamo noi tutti, Iddio in Prima Persona Una e trina, e
Maria Misericordiosa e il suo stato maggiore di Arcangeli, Cherubini, Angeli, Troni e
Dominazioni, pronti ad abbracciarvi ed a farvi partecipi della nostra e vostra gloria
eterna.
Cara mamma,
quella stellina che cerchi con gli occhi rivolti al cielo tra il chiarore
di miliardi di stelle, molte delle quali sono già passate a miglior vita -così come
suol dirsi degli esseri umani- è comunque il segno che Dio esiste non solo per te, e
veglia attento e solerte sul tuo destino e sui destini di tutti gli uomini di buona
volontà. E così sia.
Dal tuo lumicino privato, che illumina di luce perpetua il tuo cuore, per rimuovervi persempre le
scorie del dolore che ancora non vuole mettere alla porta.
Bacioni dal vostro
EmiliO-O/ occhialuto figlio fedele.
DICEMBRE2019
UNA STELLA CHE PULSA D’AMORE
26 dicembre 2019
Cara mamma, se sollevi il tuo sguardo verso la cupola del cielo, vi puoi scorgere una stella che
pulsa d’amore per te, proprio come un cuore innamorato. Non sono io quella stella, ma è la fonte dell’energia che l’Energia creativa dell‘amore di Dio ha infuso per trasformare il caos nella
bellezza armonica dell’universo.
Eppure tu ti rivolgi al cielo, perché credi che il cielo, nel quale io vivo e nel quale mi
raggiungerai, sta proprio lassù.Invece quella stella, luce del creato voluto da Dio, si sposta continuamente rispetto al tuo sguardo
osservatore, sia quando la segue nei cieli notturni che in quelli diurni, quando viene annichilita
dalla luce abbacinante del sole, seguendo un tragitto immutabile come quello che indicò all’umanità
la nascita della vita.
Sappi, cara mamma, che il mio cielo è intorno a te dovunque tu sei, nel tuo cuore e lì nel tuo
cielo. Sono io che brillo della stessa luce dell’Amore di Dio, alla quale non può sottrarsi nessuna
creatura fatta a Sua immagine e somiglianza, purché faccia uso appropriato degli occhiali della
fede, che rendono meno disagevole il cammino nella valle di lacrime, dove qualsiasi stellina
luminosa diventa il segno indelebile dell’esistenza di Dio.
Cara mamma, cercami pure in cielo al calar della notte.
Se non mi trovi dietro le nuvole mi trovi immancabilmente nella Luce dell’amore che provi per me e
che la Comunione dei Santi nutre per te, nell’attesa non spasmodica della tua nuova vita.
Buon Natale dunque nel segno della stella.
Dal tuo luminosissimo pintulino.
EmilioPippo in cielo.
AUGURI AL VECCHIO (!) ANNO E FELICE ANNO NUOVO
27 dicembre 2019
Caro papi, nonché vecchio scriba fedele. Anche tu meriti la letterina personale di Natale. Anzi, di
capodanno.
Finiti i festeggiamenti religiosi per la nascita del divino Bambino, ed esauriti quelli
più gaudenti e spensierati di quanti fanno festa a prescindere, per buttarsi dietro le spalle le
sofferenze da percorso obbligato in una valle di lacrime, già sono partite le beneauguranti
esortazioni e auspici di un felice anno nuovo, esorcizzando la morte dell’anno vecchio e
sollecitandone l’oblio.
Pure nella mia attuale-eterna condizione di essere spirituale, fuori dal tempo e dallo spazio,
nonché esentato da sentimenti negativi, ti devo confessare, caro papi, che mi irrita non poco questa
abitudine di dare del vecchio a un anno che se ne va al macero, senza la verifica di bilancio di
ogni essere umano circa le cose buone o cattive operate. Cioè senza aver compiuto un esame di
coscienza.
Solo così si consegna all’anno vecchio il giusto riconoscimento, che merita per il compito svolto,
così come lo meritano tutti i precedenti anni della vita. Meglio allora dedicare tanti auguri alla
vita passata comunque sulla terra, che è quella che conta perché propedeutica all’unico vero anno
nuovo. Quello della Vita Eterna, dell’Eterna Felicità, dell’Amore senza tempo e senza fine, ma con
il fine di ricongiungersi con Dio Padre e con tutti i propri cari in Cielo. È quanto auguro a te, caro papi, a quanti ti sono vicini e a tutta l’umanità.
Nella speranza che
questa si adoperi negli anni vecchi per conquistarsi il diritto alla Vita Nuova. Allora eleveremo
canti di gioia all’unico anno nuovo che viene.
Augurandoti felice Anno Nuovo.
Emilio
GENNAIO2020
IL DONO DELLA REDENZIONE
6 gennaio
2020
Caro papi, il sole -la fonte luminosa che scalda e vivifica ogni forma di vita terrena- già
permette alle ombre di avanzare e alle prime stelle di brillare nella cupola profonda del cielo,
quando lo sguardo ormai stanco e assonnato dei pastori, che riconducono i greggi all’ovile,
viene irresistibilmente attratto da una Luce nuova e inusitata, che li conduce alla capanna natia
dell’
Uomo Nuovo della storia dell’umanità.
Molte e molte
miglia più a Oriente, da dove molti soli sono già nati,
tre sacerdoti di
religione persiana, uomini dotti e saggi, sono in cammino verso Occidente,
perché le stelle hanno fatto loro presagire che lì sta per avverarsi un evento
straordinario, al quale essi non possono assolutamente mancare nella loro veste di scienziati e di
storiografi. Sta per cambiare infatti il destino del mondo. Per questo
portano con sé
dono preziosi, con cui omaggiare i potenti che governano i regni che dovranno
attraversare nel loro lungo viaggio verso l’Incognito. Finalmente vedono
anch’essi una stella mai vista prima di allora e, attraversando una
moltitudine di uomini e di donne umili e povere ma piene di fervore e di gioia, giungono
dinanzi alla Santa Famiglia. Per prostrarsi al cospetto del Bambino, alla cui
regalità dedicano i ricchi doni e la loro devozione. È nato il Salvatore, Colui
che porta la Luce dell’amore gratuito a poveri e reietti, ai diseredati e agli afflitti, ma
apre i cuori ai saggi e ai meno bisognosi. Ma le forze del male cosa fanno difronte e questa
sconvolgente prova di forza dell’Amore di Dio? Stanno lì a guardare
impotenti? Gli uomini non si facciano illusioni. Il grande illusionista le proverà tutte,
perseguitando il divino Bambino e la Sua Santa Famiglia, nel tentativo di vanificare prematuramente
il progetto divino del Suo Sacrificio per sconfiggere il male, il peccato e la morte dello
spirito. Gesù crescerà, diventerà uomo adulto, subirà le tentazioni come qualsiasi uomo in carne ed ossa e non se ne farà sopraffare.
Poi si circonderà di preziosi collaboratori e allievi, scegliendoli tra i più
umili e semplici e passionari tra gli uomini, e dopo una intensa vita pubblica si
donerà anima e corpo alla redenzione dei peccati, offrendosi infine ai propri aguzzini
perché il progetto divino fosse compiuto, almeno nel primo atto del
programma. Poi verrà il momento del redde rationem, della selezione. Ed
infine la mamma di Gesù, la donna nuova del mondo, Colei che si porta nel cuore
misericordioso tutte le vicende dolorose del figlio –ha tutto il tempo
dell’eternità per meditarle- schiaccerà per sempre sotto il Suo tallone
la testa del serpente malefico,
riscattando per sempre, novella Eva, l’umanità dal peccato originale
d’orgoglio, disobbediente.
Amen e Buona Epifania.
Emiliocronista.
MARZO 2020
AFFINCHE' IL MALE NON PRENDA IL SOPRAVVENTO
15 marzo 2020
Carissimi, mai come in questi istanti vi sono vicino, prego per voi e vi affido alla nostra Madre
Celeste. La natura, sempre maltrattata dai suoi figli ingrati ed egoisti, sta facendo loro
rimpiangere errori, dimenticanze, distrazioni, disamore. E se l’essere umano ama più se
stesso della natura, che provvidamente l’accoglie, da quando fu messo alla porta del
paradisiaco regno dell’amore soprannaturale, allora vuol dire che merita non già il
frutto benedetto della Vita, ma piuttosto il frutto della propria scelleratezza.Tutto
ciò che la natura subisce si traduce sempre in una rottura del sempre più fragile
equilibrio tra il bene e il male, ed è ciò che ora il mondo intero ha
inconsciamente o artatamente prodotto e che è chiamato urgentemente a ripristinarle.
Affinché il male non prenda il sopravvento.
Non crediate che gli attuali eventi
* che vi affliggono
siano il segno di una
punizione divina.Dio, il fantasioso creatore, l’oculato
architetto dell’universo, ma soprattutto l’
inesauribile fonte del Bene e
dell’Amore
aveva progettato per le Sue creature ben altri luoghi
d’accoglienza da condividere, e ben altra disponibilità ad accogliere il divieto di
confrontarsi in prima persona con il nemico giurato del Bene. Oggi esse pagano presunzione e
cecità. La stessa presunzione orgogliosa che fece cadere l'uomo in disgrazia agli occhi di
Dio, che il aveva eletti figli ed eredi privilegiati. Ma
nonostante tutto il Signore nostro
continua ad amare perdutamente i figli Suoi: non conosce risentimento o vendetta, odio
o invidia, mali che tormentano l’uomo e per Lui rappresentano i frutti di quel male assoluto,
che Egli combattè dal tempo della Creazione, perché minano e ammalano l’anima e
portano morte ed eterna disperazione. Iddio ama l’uomo anche quando mina le forze
della natura, perché sa che la natura conosce le proprie forze e le
debolezze del suo inquilino,
ed è sempre in grado di rispristinare i
primitivi equilibri. Sino a quando Dio vorrà, perché si compia il progetto di premiare l'umanità, definitivamente ravveduta e pentita, con il dono di vita eterna, al di fuori del tempo e dello spazio.
Siate dunque orgogliosi dell’Amore premuroso di
Dio,
che
vi
affidò alla natura perché possiate riconoscervi la prodigalità del Suo
Paterno Amore. Rispettandola rispettate Dio e sarete ricompensati nella vita in terra e
nella vita in Cielo. Auguri.
Siate prudenti e responsabili. Bacioni.
Emilio
*Siamo nella preoccupazione per il diffondersi della pandemia Covid-19.
LA RACCOMANDAZIONE DI MARIA
Per il gioioso ingresso nella Gerusalemme Celeste.
27 marzo 2020
Caro papi, tempi duri per gli scribi. Però tu sei e rimani sempre il mio scriba preferito e
perciò ti affido questa letterina. Il mondo è in preda alla paura e
all’angoscia dell’ennesima e millenaria lotta tra il bene e il
male, ora incarnati e interpretati tra la salute materiale e la malattia
corporale. Dio creò l’uomo sano e robusto di spirito
e gli fece dono di un fisico altrettanto ammirabile nella forma e nella sostanza, perché
splendente della stessa essenza spirituale.Lo accasò in un paradiso di
bellezza, di luce, di pace, di serena convivenza con il mondo animale e vegetale,
destinato a proteggerlo e sostenerlo in tutte le sue funzioni vitali, e per proteggerlo e
rallegrarlo con il tepore del clima e la mitezza dei colori morbidi e riposanti. Ma
soprattutto ridondante dell’Amore fiducioso di un Padre.
Accadde però che lo spirito della perfidia, della divisione, della
tentazione, del protagonismo ingrato e infedele precipitò il primogenito nel
baratro freddo, oscuro, orrido e inospitale della scelta peccaminosa,
esponendolo all’aggressione di altri mondi e altre creature ostili, e
comunque animate da sentimenti prevaricanti, distruttivi, mortali. E tra questi il più
aggressivo e violento, il cosiddetto homo sapiens, il quale, nella sua
presuntuosa sapienza e con la sua bulimica cupidigia, ha inesauribilmente e ciecamente operato nella
direzione della sistematica demolizione dell’ordinata armonia delle cose.
E’ dunque lo scriteriato comportamento dell’esule figlio di Eva a innescare gli
sconvolgimenti devastanti dei mirabili equilibri del mondo. Non
già l’intervento risentito -per non dire vendicativo- di un Dio deluso e disamorato.
Così come vorrebbe far credere il maligno diabolico dissacratore.
Il Signore, il Creatore dell’intero universo visibile e invisibile, la fonte
inesauribile dell’Amore eterno e inattaccabile, Colui che non conosce vendetta -al contrario
di quanti abili manipolatori vadano raccontando dalla notte dei tempi-
non propone o
promette lacrime, disperazione, disgrazie, catastrofi, carestie, pandemie, terremoti,
guerre fratricide e funeste
ai figli fedifraghi e infedeli; ma dal primo attimo creativo li
fa eredi della vita eterna, da condividere con Lui in Beatitudine e in Armonia con le Anime
celesti, che si nutrono e godono della santità del Suo Spirito.
A testimonianza della Sua incommensurabile generosità il Signore Si è fatto
Uomo: con la U maiuscola. Si è fatto perseguitare sin dalla nascita da quanti lo
temevano come usurpatore del potere materiale e della sovranità teocratica, che lo
condannò a morte in croce, dall’alto della quale proferì parole di divino
perdono della violenza e della morte. E Si è trasfigurato nella Luce della Gloria
eterna, dopo aver affidato ai Suoi discepoli il compito di coltivare e diffondere il seme e i
frutti della Fede, e alla Sua Madre piena di Grazia quello di ispirare l’umanità
alla preghiera e di portare il conforto della Sua misericordiosa raccomandazione per trionfali,
gioiosi ingressi nella Gerusalemme celeste, capitale dell’eterna gioia.
Non perdete mai la Speranza, specie in occasione degli eventi più drammatici
e angoscianti, cara mamma, caro papi, carissimi tutti. La preghiera, le preghiere collettive stimolano con il loro fervore la commozione di tutti i misericordiosi abitanti del
Cielo,
nel vigilare su chiunque in terra, e soprattutto su coloro che nella Fede trovano
l’ispirazione e la certezza di sperare nella migliore vita, che il Cielo non vede l’ora
di offrire in eterno.
Grazie, caro vecchio scriba fedele, per avermi offerto l’opportunità di buttar
giù in due righe questa breve testimonianza del vostro inviato speciale in Cielo.Vi amo
tantisimo, perciò vi scrivo. E lo farò sino a quando lo vorrà il Signore.
Bacioni. Emilio
APRILE 2020
PATERNAMENTE VI OBBLIGO A CONFRONTARVI CON IL BENE E IL MALE
3 aprile 2020
Caro papi, quando Iddio Onnipotente, al culmine della Sua fantasia
creativa,
plasmò l’argilla per modellare l’Uomo in carne e ossa
e dalla sua materia ne derivò la Donna e, in entrambi riversando il Suo vivificante Spirito
d’amore, ne fece Figli a Sua immagine e somiglianza, solo allora si compì il
Suo poderoso progetto di separare il Bene dal male, l’Ordine divino dal caos
maligno.
Chiamate a Sé le due preziose Creature, disse loro: “Ragazzi miei,
separando il Bene dal male, Io vi faccio progenitori e custodi di questo paradiso terrestre,
destinato alla vostra stirpe e a condividere con Me gioia eterna, ma mentre voi eserciterete la
vostra saggia e protettiva conduzione delle cose del mondo, Io personalmente
contrasterò e vi proteggerò dalle forze del male, perché sono l’unico
in grado di dominarle”.
I figli adottivi di Dio si dissero grati e
fortunati di un amore paterno così grande e generoso e si apprestarono a “metter su
famiglia”. Tutti sanno però come andarono a finire le cose. Sapete
come si dice: la curiosità è femmina, i maschi sono meno smaliziati, eccetera,
eccetera: i due la fecero davvero grossa!
Allora Dio li chiamò a Sé e, dopo aver dato loro una bella tirata
d’orecchie, sentenziò: “Visto che non siete stati ad ascoltarMi,
paternamente vi obbligo a confrontarvi con il Bene e il male in un ambiente meno
salutare di questo che vi avevo riservato. Starà a voi fare le scelte giuste o sbagliate,
preservare i beni che vi ho donato a fin di bene, prediligere l’Amore al nonamore, vivere in
pace o in guerra, avere rispetto della vita o della morte, dell’ordine o del caos, eccetera,
eccetera. Al termine del percorso che prevede la morte materiale come traguardo, Io, in Persona di Spirito eterno,
vi chiederò il bilancio delle vostre buone
azioni e delle vostre mascalzonate e, pur lodandovi per le prime, pretenderò pietà e
misericordia per le seconde. Se no, tutti giù all’inferno!
E non cercate di buggerarmi come la prima volta, perché Io sono
Onnisciente e ho imparato a conoscervi. E anche se il peccato non lo sopporto,
il vostro sincero pentimento stimola i Miei sinceri sentimenti di Padre buono e
misericordioso e Mi potrebbe sollecitare a farvi aprire le porte del Cielo;
attenzione però: solo se il pentimento è sincero e lo reputo e sento come tale,
ragazzacci Miei! Già faccio tanta fatica a governare il Caos e soffro nel
sentirMi accusato di disinteresse delle cose terrene. Potrei tuonare: un tempo ve le ho
affidate, sbrigatevela da soli; ma non è vero, vi amo, e Mi addolora la vostra
frenesia di grandezza, vi proteggo e faccio di tutto per evitarvi guai peggiori,
causati dal vostro disinteresse per i beni della terra, vi mando attraverso la voce della natura
messaggi che lamentano lo stato di precarietà in cui versa per voi. Vi affidai questo
paradiso, che per vostra incuria sta lentamente e inesorabilmente morendo. Vedete di
non farMi perdere la pazienza, altrimenti mando tutto all’aria. E così
sia”.
Cari, miei cari, avete sentito come e quanto il Signore vi
ama, sostiene la vostra salvezza e tifa di condividere con voi la vita eterna? DateGli
dunque questa soddisfazione: ne sarete ampiamente ripagati. Se ancora non avete il dono
della Sapienza, coltivate almeno quello della saggezza, del buon senso e soprattutto quello
della perseveranza nell’amore.
Abbracci celesti: quassù non sono vietati, lo Spirito non teme
contaminazioni. Vi voglio bene, anzi, tutto il Bene dell’universo. Ciao a tutti dal vostro
Emilio
BUONA SANTA PASQUA 2020
con tanto affetto a tutti gli amici lettori
Emilio
ANGIOLETTI DEL SIGNORE
13 aprile 2020
lunedì dell'angelo
Buona notte mammabanana cara, dal tuo angioletto O-O/ Caro papi,
“gli angioletti del Signor ti cullino mio amor” cantava la mia
mamma, non ancora diventata mammabanana, per farmi prendere sonno dolcemente. Quelle frequentazioni
canore mi hanno accompagnato per tutti i giorni della mia vita, caro papi, sino a quando io stesso
sono stato arruolato da Maria Misericordiosa nel Suo sterminato esercito, che un giorno
caccerà per sempre il maligno. E il cielo e la terra torneranno ad essere quel Paradiso nel
quale il Creatore aveva stabilito per tutte le Sue creature la fissa dimora insieme alla Sua
Persona, per tutti i secoli dei secoli.
Certo,il mio grado è quello degli angioletti del Signore. Il nostro
compito non è paragonabile a quello affidato agli angeli di grado superiore. Non
che nel mondo dello spirito esistano gerarchie particolari. La differenza sta esclusivamente
nell’importanza e nella delicatezza dei compiti assegnati. Per esempio, a uno di noi non
verrebbe mai dato di fare o portare certe Annunciazioni e di riportare la risposta al mittente, o
meglio al Committente; oppure di uccidere il drago simbolo della forza grandiosa del male. Noi
della truppa svolgiamo funzioni meno stressanti, ma certamente più allegre e divertenti, come quella di
angeli custodi dei piccoli, guardiani della purezza delle loro anime
mondate dalla grazia del battesimo, e portalettere di tutte le suppliche che le
mamme rivolgono al Signore, affinché li protegga da ogni male. Oppure per richiamare
l’attenzione dei pastori verso la divina grotta, e di guidarvi tre saggi alla ricerca della
Luce, della Sapienza, quando ogni anno in terra si celebra la Nascita del Figlio di Dio, cioè
della vita eterna.
Vi sono alcuni di noi che sono dedicati alle cosiddette pubbliche
relazioni, molto spesso esplicitate in forma epistolare, oppure in apparizioni
pubbliche o private; altri -come ho già avuto modo di raccontarvi- di fare datrait
d’union tra Cielo e terra di scambievoli preci, invocazioni, promesse, benedizioni
ecc. ecc. ecc. E altri ancora sono addetti agli ascensori, che viaggiano
veloci per riportare anime meritevoli nel mondo dello spirito.
Insomma -ho già cercato di raccontarvelo- c’è
un gran
da fare che noi svolgiamo con tanto amore e con tanta soddisfazione
, specialmente
quando ne siamo
ricambiati in gratitudine, in fede, in speranza e dalla gioia di sottrarre
alle grinfie del maligno il maggior numero possibile di anime ravvedute.Questo, miei
cari, è il mondo che mi è stato assegnato per l’eternità, ed è di
qui che vi verrò incontro il giorno felice nel quale mi verrà affidato il compito di
riportarvi in cielo. Continuate dunque a fare i bravi ragazzi e non mi mettete in imbarazzo in
nessun modo. Vi amo con tutto l’Amore possibile.Il vostro angioletto del Signore
CiaO-O/
MAGGIO 2020
IN CIELO E IN TERRA
Festa della mamma tutti i giorni
10 maggio
2020
Cara mammabanana, per ogni donna in vocazione di maternità, l’annuncio
e la consapevolezza della gravidanza deve suscitare sentimenti altrettanto
profondi di quelli che provò la Vergine Maria inginocchiata davanti
all’Angelo nunziante.
Che si tratti del risultato di una naturale missione, teleologicamente rivolta alla
conservazione della specie e alla formazione della famiglia o, come per Maria, l’accettazione
consapevole del Progetto di Dio,
siamo
comunque
difronte al compimento
sublime di un atto d’amore
, ispirato non già dallo stato
naturale delle cose, ma piuttosto dal Signore della Vita.
Ecco perché qualsiasi madre sa
, avendolo appreso dai
racconti materni, e per quanto sia impreparata tuttavia è felice
di affrontare i fisiologici disagi della gravidanza, le giustificate paure del doloroso
parto, le trepidazioni dell’interminabile attesa del primo vagito doloroso della sua creatura,
e poi conoscerà la gioia e il dolore dell’allattamento, che la terrà un
tutt’uno con il proprio figlio per tanti altri mesi, come un nuovo cordone ombelicale, carne
della propria carne, vita della propria vita. Eppoi, eppoi, eppoi …
Anche Maria allatterà, accudirà, crescerà il Figlio
Suo e di Dio
, con l’amore, l’esempio, la dedizione, la devozione e le ansie
di
una madre come tante altre
,
e per questo si guadagnerà il Regno
dei cieli
, quello stesso Regno che le madri come Lei sono destinate a raggiungere per
la nobiltà del proprio compito di madri, svolto nella gioia e nel dolore.
La Chiesa dedica il mese di maggio al culto della Madre del Signore.
Noi in
cielo festeggiamo ogni attimo della nostra eternità la festa della mamma.Dovreste fare così anche voi in terra
, dedicando ogni giorno del vostro
tempo alla festa delle mamme e della loro maternità. Io lo faccio da sempre, mamma mia
adorata.
Il
tuo Pintulino.
GIUGNO 2020
ETERNO COMPLEANNO DELLO SPIRITO
21 giugno
2020
Caro papi, eccomi qui, là, ovunque. Ovunque c’è spirito -qui,
là, ovunque- ci sono io. Lo Spirito occupa il tutto, si espande nell’ovunque
visibile e invisibile. Lo Spirito è incomprensibile e inconcepibile:
è incommensurabile. Eppure pervade quella inimmaginabile
dimensione che solo Iddio
conosce
, essendone Egli stesso artefice e ispiratore.
Ti sono accanto e ti avvolgo in un abbraccio totale, ti ispiro,
guido la penna che scorre leggera e ignara o indifferente alle leggi fisiche della sua materia,
guidata dall’impalpabilità dell’antimateria. So quello che provi spiritualmente
in questo dialogo proveniente dall’eternità, di cui tu apprezzi soltanto la
infinitesima frazione di un tuo
istante, quel tempo che la mia mammabanana
festeggia in occasione del mio compleanno.
Cara mamma mia adorata, interprete terrena di quel divino Progetto di vita terrena
che si chiama dovunque santa maternità.
Quando ci ricongiungeremo
nell’eternità del persempre, scoprirai che in cielo festeggiamo il completerno, che coincide con il giorno, il mese e l’anno in cui i
nostri spiriti si sono affrancati dall’involucro terreno, per riguadagnate la massima
dignità di figli prediletti.
Comunque gioisco di cuore per le feste che mi dedicate da quando mi desti
la vita
,quella vita che per te, per papi e per tutti coloro che confidano nel
Padre Celeste, e nel Suo eterno e indissolubile Amore,
è l’inevitabile promessa
per il premio della Gloria eterna e dell’eterna giovinezza, da festeggiare senza
scadenze annuali.
Bacini e Bacioni senza limiti e senza fine. Per ricominciare persempre. EmilioO-O/
AGOSTO 2020
ASSUNZIONE
15 agosto
2020
Caro vecchio scriba fedele, cara mamma e cari confratelli, vorrei parlarvi del
significato del verbo assumere da cui deriva Assunzione
Assumere significa innalzare, portare in alto
e ciò ben si
addice alla nostra Madre Misericordiosa, ma ancor più vuol dire prendere al proprio
servizio; e chi, se non Maria, è stata da sempre al servizio
dell’Onnipotente?
Nata senza peccato, perché così La concepì il Signore Dio
nostro, di Lui dichiaratasi serva dinanzi all’Angelo nunziante, vissuta nelle ansie, nelle
paure, negli stupori materni di una
donna elevata al compito sovrumano di madre del Figlio
dell’uomo. Silenziosa
custode
della di Lui giovinezza. Discreta
presenza nelle Sue predicazioni,
complice
dei Suoi tormenti di Uomo Dio, custode
del Suoi affetti più profondi, silenziosa
testimone
del Suo doloroso cammino
verso la Croce, annichilita
presenza al martirio
e morte del Figlio prezioso,
donna pietosissima
tra le pie donne funeree. E poi, e poi, e poi, come se non
bastasse questo mirabile curriculum di Mater Dolorosa e di rigorosa obbediente alla volontà
di Dio,
candidata a raccogliere le memorie del Figlio Suo, perché fossero raccontate
e tramandate come Verbo,
come Parola di Dio, come linfa vitale e rivitalizzante di
fede.
Un altro compito importante Le è stato confidato dal Suo,
per così dire, esigente Datore di Lavoro. Quello di riscattare l’umanità
dal peccato originale
-compiuto tanto, tanto tempo prima di Lei da Eva -una donna sulla
quale Iddio aveva fatto grande affidamento-
a Maria è affidata anche la missione di
proteggere, salvare e rifondare la ecclesia del Figlio Suo sempre più pellegrina
sulla terra.
Alla testa dell’Esercito degli Angeli e dei Santi, Maria ha il
compito di cancellare per sempre il maligno dalla vita del mondo. Una sola iniziativa,
una volta assunta in cielo, rivendica come personale la nostra Madre Dolcissima. Quella di svolgere,
diciamo così, il compito istituzionale di Madre Misericordiosa tra Cielo e terra,
nella veste non più di serva di Dio Misericordioso, ma di Madre autorevole di
Gesù
, Figlio Suo Misericordioso. E così sia.
Viva Maria, Assunta in Cielo già nell’atto del Suo
concepimento
.
Cara mamma, tu puoi comprendere, avendomi dato la vita, le gioie e i dolori di
tutte le Marie della terra; vi consoli la certezza di fede che vi promette di ritrovare le vostre
creature in una vita di gioia, beatitudine e di amore insopprimibile.
Ciao a tutti dal vostro Emilio
IL MIGLIORE AMICO
30 agosto
2020
Caro vecchio scriba e amico fedele. Ti ricordi quando un giorno
della mia vita terrena, ormai adulto, ti dissi: caro papi
tu sei il mio migliore
amico. Ebbene, quella dichiarazione di amicizia così improvvisa e inaspettata,
eppure spontanea e sincera, di chi come me era circondato da innumerevoli amici e amiche, era il
frutto di un sentimento inconscio ma profondo, che
in questa mia nuova dimensione di vita,nella quale si acquisisce una saggezza molto vicina alla sapienza, suona
come Verità Assoluta ed è figlia della stessa verità.
Io che nel mio piccolo sacrificai la mia vita in nome del sentimento
dell’amicizia, solo al cospetto di Dio e della Sua corte celeste e del Corpo
glorioso di Gesù fui folgorato dalla verità più grande
dell’amicizia vera
.Cheessa
è Amorecome lo è quello di Dio padre nelle vesti del Padre e in quello del Figlio Suo
prediletto, nel Quale ha voluto incarnare e profondere tutta l’amorosa
Amicizia per gli innumerevoli figli Suoi in terra. Figli della Sua vera umanità.
Dio infatti è il migliore amico di quell’uomo creato amorevolmente a Sua immagine e somiglianza, e pertanto
figlio Suo e fratello di
Cristo Gesù
. Gesù è il protagonista dello storico
sacrificio della Croce
, nel progetto divino dell'atto più nobile
della Sua amorevole e misericordevole Amicizia. Quello di liberare l’amico uomo dalla
condanna alla morte inappellabile, sancita dal peccato di disamore e inimicizia verso
Dio.
Cara mammabanana. Quando leggerai queste righe non sentirti
trascurata. Tu che mi hai dato la vita non sei meno meritevole di papi mio, e il
bene, l’amore filiale che ti porto non sarebbe così vivo, così sincero,
così profondo, così intimo se non lo avessi conosciuto, se non lo avessi condiviso
già nel tuo amorevole grembo di madre. E ogni madre rimane madre per sempre, per tutta la vita. Anche dopo la morte
e particolarmente nella vita per sempre.
Così come è stato per Gesù con la mamma Maria Misericordiosa. Sii dunque
misericorde anche tu con me e condividi con me la dichiarata mia amicizia per papi mio. Vi amo
entrambi come papi mio e come mamma con banana. Il Signore, il Figlio Suo e Maria Misericordiosa vi
sono vicini e vi proteggono. E così sia.
Dal vostro Emilio persempre.
SETTEMBRE 2020
Il 22 settembre ricordiamo EMILIO
CON AMORE VIVO
nel venticinquesimo anniversario della sua vita in cielo
NOVEMBRE2020
SANTO AMORE INCONDIZIONATO
1 novembre 2020
Miei carissimi Mamma e Papà, eccomi a voi più vivo che mai a portarvi
una
testimonianza di luce e di serenità del Cielo
, in questi tempi di buio e
di angoscia che gravano sull’umanità.
I Santi del paradiso -quelli che gli uomini sperano siano
veramente da qualche parte a proteggerli, e
vi posso assicurare che ci sono
realmente, così come lo furono nella loro vita terrena- in compagnia
degli Angeli Custodi, ai quali ogni uomo è affidato sin dalla nascita, avvertono la tragedia che incombe sul destino di un’umanità impazzita, perché sta progressivamente perdendo il gusto dell’Amore, di quell’Amore che il
Padre Celeste incessantemente e generosamente profonde a piene mani, e che emblematicamente si
è incarnato in Cristo, Agnello sacrificale.
L’Amore di Dio è la via tracciata per condurre le creature che
Egli ama come Se Stesso. È la stessa via percorsa in terra
da tutti quei Santi che ognuno di voi ha in paradiso, è la via che, una
volta valicata l’incognita della morte, svelata una volta persempre
con il Sacrificio della Croce,conduce
alla vita eterna,
alla Casa del
Padre tra le sue braccia amorose.
Sono questi dunque i tempi propizi nei quali l’umanità deve
riscoprire la propria dignità divina, e questo è possibile solo se
l’uomo di buona volontà rinnova con tutto il cuore e con tutta l’anima la
gioia di dare e ricevere amore, secondo l’esempio di Gesù e dei Suoi
insegnamenti.
Dio Padre ha parlato per bocca del Figlio prediletto perché
le Sue creature non si sentissero abbandonate, e oggi per bocca di tutti i Santi che si
festeggiano in Cielo e in terra. Egli invoca Amore reciproco tra gli uomini e per tutto
ciò che ha creato, a testimoniare il Suo generoso attaccamento ad essi. Amate dunque incondizionatamente,
non abbiate paura, non abbiate vergogna di amare. Specialmente
se confidate nella vita che ha sempre promesso Vita Eterna.
Amate la vita con tutto quello che offre, anche nel dolore e nelle
avversità, ma soprattutto nella bellezza delle cose e del prossimo vostro, di
cui disponete per volontà sempre generosa del Signore, e in particolare della vostra, che
molto spesso non coincide con la Sua. E così sia. Bacioni. Abbiate
fede, miei cari. Mai come di questi tempi ve ne è bisogno.
Emilio vostro per sempre.
DICEMBRE 2020
L'UNICA VIA DA PERCORRERE
7 dicembre 2020
Miei cari mamma e papà e quanti vi chiedono mie notizie, eccomi a tutti
voi. Gesù ci dice: Io sono la Via.
Infatti Egli è l’Uomo
divino o, se preferite, Iddio fattoSi uomo che sacrificandoSi sulla croce segna il percorso oltre
l’incognita o, meglio, l’ignoranza di cosa c’è oltre le erculee colonne
della morte, dove si spalanca lo sconfinato oceano della Vita Eterna e Consapevole.
Questo non vuole dire che l’esempio consegnato da Gesù alla Storia condanni
l’uomo a percorrere un cammino di tribolazioni e di crocefissioni.
Il Padre del Figlio aveva creato per la Sua creatura preferita un destino diverso da quello che questa si è scelta, in seguito alla disobbedienza alla sua Sapiente
volontà. Infatti il Padre di tutta l’umanità, Colui che non
conosce rancore, odio o vendetta, aveva raccomandato all’uomo di non impicciarsi del
male, perché a quello aveva già pensato Lui in Prima Persona.
Ma tutti voi che avete fede nella Divina bontà conservate il convincimento che la
condanna a una vita di tribolazioni terrene non è stata comminata al
peccatore originale per volontà di Dio, ma dal peccato di
presunzione di quell’uomo che volutamente non ha seguito la paterna ammonizione.
Come un padre misericordioso, il Signore ha offerto al figlio colpevole la
possibilità terrena di riscatto, attraverso la costante scelta, il continuo
confronto tra le sollecitazioni del Bene a bene operare, e del male ad agire.
Testimone dell’Amore, che Iddio ha riservato all’uomo
della trasgressione, è la bellezza della Natura che lo ha accolto fuori dal
paradiso -chiamiamolo paradiso terrestre- destinato a garantirgli una vita dignitosa, e a
tranquillizzarlo dalla paura di un disamore o di un abbandono assoluto.
Ma l’uomo, come testimonia la sua storia personale, non ha
saputo godere di questa paterna generosità. E, fuorviandosi dal percorso della retta via,
ha esposto la natura e i suoi doni a ogni sorta di volontarie e meno volontarie
violenze che, alterando i mirabili equilibri naturali di sopravvivenza conferiti dal
Creatore, hanno condotto a sciagure catastrofiche. E queste, per di più, vengono intese dal
colpevole come eventi punitivi piovuti dal cielo.
Il cielo invece fece scendere in terra il Suo Figlio divino per riattivare
la giusta Via, il percorso privilegiato, la strada più diritta comoda e breve
per unire gli uomini di buona volontà al traguardo vittorioso dell’Eterna
Bontà e dell’Eterna Gioia. La Via segnata dal Sangue divino di
Cristo è l’unica strada da percorrere, ignorando i numerosi bivi e le
molteplici devianze segnalati come percorsi più comodi e brevi, che il male offre al
viandante con l’intento di condurlo nel baratro della morte assoluta, quella che
nessun’altro Gesù verrà a sconfiggere per quanto sia immenso l’Amore di
Dio.
Il dono della Fede, che l’Eterno Padre non nega a nessuno e
che Satana cerca di sottrarre a tutti, illumini la retta via lungo il vostro intero
percorso. E soprattutto smentisca le fallaci segnalazioni di fuorvianti deviazioni
alternative. E così sia.Buon Natale da vostro figlio e consigliere
persempre. E soprattutto buon viaggio verso l’Eternità. Emilio
SANTO NATALE 2020
Auguri a tutti gli amici lettori, con vivo affetto. Emilio con mamma e papà.
E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI
Santo Natale
2020
Carissimi e amatissimi mamma e papà, come recita il Cielo oggi il
Verbo, cioè l'Amore di Dio si è fatto Uomo ed è venuto ad abitare in carne
tra di noi.
E dico di noi perchéanche noi di quassù possiamo
godere la visione inebriante del Suo corpo glorioso. Si è fatto carne
perché il Signore Dio nostro non sa rinunciare ad amare le Sue già amatissime
creature, alle quali aveva riservato un destino diverso,da quello al quale dovettero
sottostare per la trasgressione dei progenitori. Il destino di confrontarsi con la morte, al termine
di una vita percorsa nella libertà affannosa di scegliere il bene o il male, e dunque di
condizionare il proprio destino.
Infatti, in seguito al peccato di superbia nel quale Adamo ed Eva incapparono per
presunzione e disubbidienza all’unica condizione loro imposta dal loro generoso Creatore,
l’umana gente perse il diritto di convivenza con il Padre, seppure in maniera non
definitiva e irreparabile. Allora il Padre amorevole e pietoso le concesse la grazia o, meglio, il dono della Grazia di cancellare alla nascita il peccato
originale, rafforzando così il dono precedentemente elargito del libero
arbitrio, di scegliere automaticamente tra il bene e il male, dal momento della cacciata dal
paradiso terrestre. Come a voler dire:
ti avevo destinato a una vita di amore gioioso ed
energetico da condividere con me, e tu ti sei lasciato sviare dalla tentazione di eguagliarMi in
Sapienza.
Ebbene, ora sei libero di sbrigartela da solo durante il tempo di una vita
terrena che ti metterà difronte a gioie e dolori, bontà e turpitudini,
solidarietà e amicizia, amore e odio, docilità e violenza, ingegno e ignoranza, pace e
guerra, produttività e distruzione. Per farla breve, dovrai confrontarti con tutti
quegli opposti di cui è disseminato il tuo percorso di vita: intorno a te, ma soprattutto
dentro di te. E ti sarà chiesto di dare un punteggio alle scelte operate e
condizionanti il tuo destino di cittadino della gioia eterna, o dannato per sempre alla privazione
dell’Amore di Dio. Il Quale comunque continua a tendere le Sue poderose e accoglienti
braccia a tutti coloro che, anche all’ultimo personale redde rationem con convinzione
sincera di essere perdonati dei loro peccati. Così Dio, nella Sua inesauribile
Misericordia Si fa carne e torna ad abitare nei loro cuori pentiti, per condurli con Sé
in Paradiso.
Questo è il significato divino della nascita di
Gesù , di quel Natale che io ho vissuto con voi nella serenità e nella
gioia contenuta nell’annuale festa in famiglia. Gioia contenuta, perché nel corso della
Sua breve esperienza umana Gesù avrebbe conosciuto la persecuzione, il tradimento e il
patibolo. E la solitudine di quella morte che era venuto a sconfiggere con la testimonianza di
Lazzaro e con la propria Resurrezione e Ascesa in Cielo. E con la condivisione con noi
dell’ultima Cena, che noi rinnoviamo nel Sacramento dell’Eucaristia, nel quale Egli Si
fa carne e sangue trinitario della nostra carne, e noi ci facciamo Padre, Figlio e Spirito Santo in
Lui.
Buon Natale, dunque, in ogni vostra ricorrenza, e ogni qualvolta
vi accostate all’Ostia consacrata.Fatelo con lo stupore trepidante con il quale, per
primi, i pastori si accostarono al Sacro Bambino e alla Sua Santa Famiglia. E
successivamente, con incredula umiltà rispettosa i re Magi, detentori delle scienze
d’allora.
E che il Signore Dio nostro vi protegga ora e sempre. Con eterno amore. Vostro Emilio